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Vino, decollano le degustazioni on line

Con ristoranti, bar e wine bar chiusi dal 22 febbraio, il necessario isolamento per frenare il rischio contagi, i permessi di circolazione a breve raggio e dentro i confini comunali, gli enoappassionati e le aziende vinicole stanno facendo fronte a una lunga pausa dall’enoturismo, degustazioni condivise, incontri con i produttori, e acquisti in cantina. Per gli imprenditori vinicoli, soprattutto le micro-imprese dell’universo bio e biodinamico, è diventato un must la consegna a domicilio, mentre i Consorzi di tutela delle nostre Doc e Docg stanno guidando l’#iostoacasa con consigli per la mescita fai-da-te e gli abbinamenti con i piatti della cucina casalinga.

“Io stappo a casa” è l’invito promosso dal Movimento del Turismo del vino Toscana. “Un modo per cercare di sdrammatizzare un momento di vera crisi, non solo economica, ma sociale – spiega il presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Emanuela Tamburini – vogliamo continuare ad accompagnare i nostri appassionati in cantina, con la possibilità di avere il panorama di oltre 100 realtà in un colpo solo. Migliaia di etichette che con un clic potranno essere richieste a costi di spedizione particolari, proprio per incentivarne l’acquisto“.

Nel frattempo l’Aspi, l’Associazione Sommellerie Professionale Italiana trova nuove strade, tutte digitali, per portare la cultura della sommellerie nelle case degli italiani. Già “digitalizzati” i corsi delle delegazioni di Aspi Campania e Aspi Milano, i giovani aspiranti Sommelier Junior seguono gli esperti online in lezioni telematiche capaci di coinvolgere in tutto più di 70 persone. Cambia dunque ma non si ferma anche la comunicazione del vino, sfruttando le potenzialità del web da Nord a Sud.

 

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